Presidio a Castelgomberto contro l'inaugurazione di un nuovo cantiere della SPV.
Abbiamo aspettato l’arrivo di Zaia e dei boiardi regionali Vernizzi e Fasiol, nonchè delle autorità locali, per dirgli in faccia che se ne devono andare a casa, per i danni che hanno provocato al nostro territorio e per il degrado ambientale ed economico che hanno facilitato e incentivato.
Zaia non si è presentato, non ne ha avuto il coraggio. Sa che ogni volta che verrà dalle nostre parti, lo aspetteremo. Sa che o viene di nascosto (come fece a suo tempo all’inaugurazione dell’inesistente ponte sull’Astico) o ci troverà lì a ricordargli la vergogna di avere governato per venti anni con la banda reoconfessa Galan, Chisso &CO.
Ma questa è solo una parte del messaggio che vogliamo mandare.
Oggi infatti è stata la prima mobilitazione a livello regionale dopo l'approvazione del decreto Sblocca Italia, che ha dato il via solo in Veneto a 12 nuove grandi opere, tutte calate dall'alto, ignorando quindi qualsiasi autonomia dei territori ed ogni minimo concetto di democrazia. La presenza di così tanti comitati, dall’Alto Vicentino a Venezia a Trento, ci ha rinforzati nell’idea che ogni singola realtà che lotta localmente è parte di un sistema più grande, e che si è creata di fatto una piattaforma allargata che si opporrà a tutte le grandi opere in partenza.
Quello che abbiamo ascoltato negli interventi di oggi ci dice anche che le lotte ambientali non sono disgiunte da quelle sociali e di classe.
La precarizzazione della vita di ognuno di noi è evidente sia in termini economici che ambientali. Ogni ammalato per inquinamento della falda o per l’amianto o per diossine da incenerimento o per discariche abusive o per qualsiasi altro fattore esogeno, diviene precario nella sua esistenza in modo analogo ai giovani (ma non solo) lavoratori a contratto o ai cinquantenni (ma non solo) che perdono il posto di lavoro e non possono rientrare nel mercato perchè troppo vecchi.
A fronte di una situazione di degrado del paese intero, la proposta dei boiardi regionali e statali è: cemento e grandi opere, grandi opere e cemento.
Rispondono al fallimento con le stesse misure che ci hanno portati al fallimento.
Ecco perchè è stato importante esserci oggi e perchè ci saremo ancora in futuro.
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